IGIENE ORALE E PROFILASSI
•Per igiene orale si intende la pulizia della cavità orale, cioè tutte quelle corrette manovre, siano esse a livello domiciliare che a livello professionale.
Pulirsi regolarmente e correttamente i denti più volte al giorno è l’unico modo per mantenere la bocca in buona salute. I denti andrebbero lavati dopo ogni pasto. Con lo spazzolamento dei denti si asporta la placca batterica, responsabile dell’insorgere delle malattie delle gengive e della carie. La pulizia dei denti, prima di coricarsi la sera, è uno dei momenti essenziali dell’igiene orale: durante la notte, infatti, la riduzione della secrezione salivare e dei movimenti di guance e lingua favoriscono lo sviluppo dei batteri e del loro accumulo sulle superfici dentarie (placca batterica). Gli strumenti per l’igiene orale disponibili in commercio sono molteplici ma non tutti hanno la stessa importanza; inoltre, la loro efficacia è subordinata al loro corretto utilizzo.
LA PLACCA BATTERICA
• La placca è una patina sottile, una sostanza dal colore giallastro chiaro che deriva dalla crescita dei batteri e dai residui di cibo. In solo un grammo di placca ci possono essere dai 200 ai 500 milioni di batteri. Se ti passi mai la lingua sui denti e li senti “”ruvidi”” – beh, quella è placca. Se lasciata stare, la placca ti irrita le gengive e può causare carie ai denti. Lavati i denti almeno due volte al giorno con un dentifricio al fluoro per ridurre la formazioni di placca nella tua bocca.
• Il tartaro o incrostazione è una sostanza dura e giallastra che si forma sulle sedimentazioni di placca quando i batteri muoiono e si mineralizzano. Irrita le gengive e fa moltiplicare i batteri. Una volta formatosi, non puoi rimuovere il tartaro con uno spazzolino ma puoi rallentare la sua crescita usando dentrifrici specifici anti-tartaro. Il tuo dentista può consigliarti una pulizia dentale professionale, ma la migliore difesa è rimuovere la placca prima che si trasformi in tartaro lavando i denti mattina e sera.
• La Parodontite o malattia delle gengive si diffonde quando la placca scende fino alle gengive e le irrita. Il primo stage della malattia delle gengive si chiama gengivite e i sintomi sono gengive arrossate, sanguinanti e gonfie, ma di solito è indolore e quindi facile da ignorare. Se l’infiammazione viene lasciata progredire e penetra più profondamente nella gengiva le condizioni possono peggiorare drasticamente e i tessuti connettivi che legano il dente alla radice nella mandibola possono spezzarsi. Tutto ciò contribuisce a indebolire il dente e a causare la sua caduta.Questa forma estrema di gengivite si chiama periodontite. Alcune persone sono sfortunate e nascono predisposte alle malattie delle gengive, ma tutti possiamo cercare di evitare questo tipo di problemi rimuovendo la palcca dai denti il più attentamente possibile. Ciò comporta il lavare i denti con un dentifricio al fluoro mattina e sera.
LA CARIE
Carie o cavità: la carie dei denti sopraggiunge quando gli zuccheri dei cibi si trasformano in acido grazie a particolari batteri presenti sui denti. L’attacco degli acidi può durare fino a un’ora, causando al dente una perdita di calcio. La saliva funziona da protezione naturale della bocca e può restituire calcio al dente: nelle primissime fasi, la carie può essere evitata, ma attacchi frequenti degli acidi riescono a indebolire lo smalto così tanto che il danno diventa permanente e la carie si forma comunque. Una volta raggiunta la soffice dentina, la carie può inziare a causare dolore. Quando raggiunge la polpa, l’infezione può comportare un ascesso e il dente può risultare talmente compromesso da non poter essere salvato.
L’IMPATTO SUI DENTI
Stage 1: Lo smalto è attaccato
Stage 2: La dentina è compromessa
Stage 3: La polpa è compromessa e il dolore è intenso
Stage 4: La carie sta progredendo e potrebbe portare a un ascesso